domenica 11 luglio 2010

Niente di nuovo sotto il sole estivo

"Per strada tante facce non hanno un bel colore
qui chi non terrorizza
si ammala di terrore"
(F. De Andrè)

Estate, tempo di bilanci per me che ho sposato un uomo che è anche professore. L'anno per noi è quello scolastico.
Guardo indietro all'inverno da cui incredibilmente siamo usciti (a un tratto, verso maggio, non lo credevamo possibile), alle cose successe, festeggiamenti, bronchiti, viaggi e anche alle paure vissute.

Quest'anno la grande macchina di politica, corporations e media ha lavorato a pieno ritmo per creare paura.
Oltre ai sempre validi zingari, immigrati, ecc., a oggi possiamo vantare l'influenza A - che nella mia famiglia ha creato meno danni dell'intestinale e della maggiolina (il nome l'ho dato io) - e la crisi economica.

Attenzione, voglio essere chiara: non sostengo, come qualcuno anzi Qualcuno ha fatto per lungo tempo, che la crisi non c'è.
Conosco almeno tre negozi che hanno chiuso perché le cose non andavano, almeno cinque persone in cerca di lavoro, noi abbiamo ridotto vacanze, uscite, consumi...

Quello che ci tengo a sottolineare è la crisi economica non è la minaccia aliena di alcuni film. Non è il nemico che proprio sul più bello ci piomba nel giardino di casa tutto margherite e pratoline.
La crisi economica qualcuno l'ha creata. La crisi economica ha dei responsabili. Il profitto inseguito senza nessun altro criterio a fargli compagnia porta a disastri prevedibili.
Chi agita troppi fantasmi a spaventare gli altri sa di cosa parla: pensa agli scheletri nel suo armadio.

Nessun commento:

Posta un commento