venerdì 23 aprile 2010

I bombaroli

Da un certo punto di vista è bello vedere che i libri possono ancora essere pericolosi.
Ci sono alcuni titoli che non trovi in bella mostra vicino alla cassa, che non trovi negli scaffali e, chiedendo al commesso, neanche in angoli nascosti. Se si è fortunati, sono in magazzino. Allora bisogna prenotarli, telefonare, tornare. Si tratta di tomi che è meglio togliere di mezzo perché lo sguardo non ci capiti su per caso e qualcuno lo trovi anche se non lo cercava.

Ci sono libri che ho inseguito ed esattamente sono:

Lettere luterane di Pier Paolo Pasolini, Einaudi
Walden di Henry Thoreau, BUR
Nato di donna di Adrienne Rich, Garzanti

La mia teoria del complotto si è notevolmente rafforzata quando di tali volumi sono entrata in possesso. Essi si sono fatalmente rivelati pericolosi. Per ragioni di brevità, riporterò soltanto alcuni passi:

“è stata la televisione che ha, praticamente (essa non è che un mezzo) concluso l’era della pietà, e iniziato l’era dell’edonè. Era in cui i giovani insieme presuntuosi e frustrati a causa della stupidità e insieme dell’irraggiungibilità dei modelli proposti loro dalla scuola e dalla televisione, tendono inarrestabilmente ad essere o aggressivi fino alla delinquenza o passivi fino all’infelicità (che non è una colpa minore).” (Lettere luterane, p. 170/171, scritto nel 1975!!)

“tuttavia, se ha migliorato le nostre case, la civiltà non ha parimenti migliorato gli uomini che devono abitarle. Essa ha creato palazzi, ma non le fu così facile creare nobili e re.” (Walden, p.93)

“l’altruismo materno è l’unica cosa universalmente approvata e incoraggiata nella donna. Il figlio può venire ritualmente consegnato al mondo adulto, le sue successive difficoltà possono essere attribuite all’eccessivo amore e protezione della madre, ma lei viene ben poco aiutata nei suoi sforzi per arrivare alla separazione”. (Nato di donna, p.308)

A chi fosse intenzionato a dedicarsi alla stessa ricerca, auguro di riuscire e suggerisco di muoversi in tempi brevi prima che qualcuno si accorga di quei magazzini impolverati.

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